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22 giugno 1949: nasce a Bra (Cn) il gastronomo Carlin Petrini, fondatore di Slow Food

Carlo Petrini, gastronomo, giornalista, scrittore e soprattutto fondatore dell’associazione Slow Food, nasce a Bra, in provincia di Cuneo, il 22 giugno 1949 da madre ortolana cattolica e padre ferroviere comunista. Dopo il servizio militare in Liguria, studia Sociologia all’Università di Trento e partecipa attivamente alla politica, venendo eletto consigliere comunale per la lista del Partito di Unità Proletaria a Bra. Nutrendo fin da giovane una grande passione per il buon cibo, dal 1977 Petrini si occupa di enogastronomia, scrivendone per i principali periodici e giornali italiani e partecipando attivamente alla nascita del Gambero Rosso, che era inizialmente un inserto mensile del giornale Il Manifesto. Fonda la Libera e Benemerita Associazione degli Amici del Barolo, che diventa nel luglio 1986 Arcigola, la lega enogastronomica dell’Arci.

Questo gruppo di amici sparsi in tutta Italia, con la passione del buon vino e del buon cibo tradizionale, che si riunisce periodicamente in festosi incontri conviviali per approfondire la conoscenza della gastronomia, è il nucleo originario da cui è nato il movimento Slow Food, fondato nel 1989 dallo stesso Petrini, anima vulcanica del gruppo che ancora oggi forma in gran parte la dirigenza delle associazioni Slow Food Italia e Slow Food Internazionale, di cui Petrini è attuale presidente. Pensata come risposta al dilagare del fast food e alla frenesia della vita moderna, Slow Food studia, difende e divulga le tradizioni agricole ed enogastronomiche peculiari di ogni parte del mondo, ponendosi come obiettivo la promozione del diritto a vivere il pasto innanzitutto come un piacere. Impegnata per la difesa della biodiversità e dei diritti dei popoli alla sovranità alimentare, questa associazione internazionale si batte contro l’omologazione dei sapori, l’agricoltura massiva, le manipolazioni genetiche e l’estinzione delle colture a rischio. Il cuore di questa rivoluzione lenta, che oggi coinvolge 150 paesi, è stata la Langa, con la sua cultura rurale, l’umanità paesana e contadina della terra in cui Petrini è nato e alla quale resta tuttora profondamente legato, tanto da avere fondato in una frazione di Bra, Pollenzo, la prima università al mondo di Scienze Gastronomiche, di cui è presidente.

Tra gli innumerevoli progetti portati avanti da Slow Food, il più importante è Terra Madre, un incontro mondiale delle comunità del cibo, con migliaia di contadini, pescatori e allevatori di tutto il mondo che si riuniscono a Torino, in contemporanea al Salone del Gusto, ideato dallo stesso Petrini, per discutere di sovranità alimentare, difesa della biodiversità, diritto a un cibo più buono, pulito e sostenibile. 

Carlin Petrini alle presentazione della guida Osterie d’Italia 2025

È stato l’unico italiano inserito nel gennaio 2008 dal quotidiano inglese Guardian tra le 50 persone che potrebbero salvare il pianeta. L’anno successivo ha interpretato se stesso nel film di Ermanno Olmi “Terra Madre”, che ha documentato tre edizioni della nota convention torinese, ed è stato protagonista nel 2013 del documentario di Stefano Sardo “Slow Food Story”, che racconta la genesi del movimento, strettamente connessa alla storia del suo fondatore.

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