Le incisioni del versante meridionale del Roccerè,
In prossimità del burrone, a strapiombo sulla valle, è posizionata la cosiddetta pietra sacrificale, masso-altare collocato in cima a un torrione litico in gneiss su cui sono incise sette coppelle disposte secondo una configurazione ad arco: qui lo sciamano, il referente religioso che univa i tratti del veggente, taumaturgo e interprete della volontà divina, compiva i suoi riti sacrificali, diretti ad assicurare a sé e alla comunità i favori della divinità abitatrice del luogo, al fine di ottenere una buona caccia, porsi al riparo da avversità naturali o propiziare un buon raccolto. A questo riguardo, poco distante dalla pietra sacrificale, si trova la rappresentazione più significativa del sito, unica in Europa, l’Antropomorfo, figura composta da trenta coppelle che mostra un sacerdote-sciamano in movimento, con le gambe divaricate, il braccio sinistro sollevato ad arco e la mano destra che impugna un’asta o uno strumento rituale.
Di queste incisioni coppelliformi, che in Piemonte spaziano
La sacralità del luogo, derivante dalla posizione, sul versante rivolto a sud di un’imponente altura, è accentuata dalla presenza sotto i torrioni sommitali del Roccerè di ampi antri cavernosi, come quelli visibili presso la Roccio (o Roccias) Fenestre, ovvero Rocca della Finestra, da cui sgorgano fonti d’acqua, ritenute dispensatrici di energie taumaturgiche. E’ probabile che tra grandi rocce, caverne e sorgenti si snodasse un vero e proprio percorso sacro. Inoltre, la presenza di grandi massi disposti in pendenza e con superficie levigata (“massi a scivolo”), quali se ne trovano a Roccerè, era spesso associata alla celebrazione di riti propiziatori della fecondità, che permarranno sino al periodo celtico e anche oltre, pur riguardate come pratiche superstiziose e condannate dalla Chiesa.
E’ il caso della cosiddetta Pera d’la Pansa, Pansa d’la Roca o Pansa ‘d Pera, che si trova sulla Rocca di Cavour: il masso, lavorato in modo tale da rispecchiare la forma di un addome con incavo centrale, simboleggiante l’ombelico, era al centro di pratiche cultuali propiziatorie della fertilità. Le donne strofinavano il ventre sulla superficie della roccia, pensando così di intercettare le energie, provenienti dal viscere della terra, che avrebbero propiziato il concepimento. La Rocca di Cavour, tecnicamente un inselberg, monte-isola in tedesco, grande masso granitico affiorante dalla pianura, una vera e propria vetta alpina isolata nel mezzo della piana agricola del basso pinerolese, è un altro luogo importante nella geografia dei siti d’arte preistorica e protostorica in Piemonte. L’altura, per le favorevoli caratteristiche pedoclimatiche, venne abitata sin da tempi preistorici: alla fase del Neolitico tardo (IV millennio a.C.) appartiene il sito di pitture rupestri policrome, unico in tutte le Alpi, scoperto sul versante est della Rocca. Le pitture, eseguite in nero-bruno e rosso, richiamano schemi figurativi diffusi nell’area iberica e provenzale, a testimoniare probabili contatti con le popolazioni di quei territori. Anche a Roccerè è stata di recente scoperta una pittura rupestre, che attende però di essere indagata dagli studiosi.
Come spesso accade i luoghi sacri agli antichi, dopo l’avvento del Cristianesimo, vennero riconfigurati per accogliere
Il Centro visite del sito archeologico del monte Roccerè è un rifugio situato nel cuore della pineta di Sant’Anna di Roccabruna a 1250 metri d’altitudine: recentemente ristrutturato a cura del gruppo Amici del Roccerè, è oggi adibito a centro di accoglienza per turisti e visitatori con una sala museo che ospita mostre fotografiche, reperti archeologici e documenti sulla storia di questo sito ritenuto da ricercatori e studiosi una “gemma” delle Alpi Cozie.
Rifugio-museo a Sant’Anna di Roccabruna. Le escursioni al sito archeologico con partenze giornaliere dal rifugio sono programmate sia a piedi che con navetta Land Rover 8 posti. Per prenotazioni: associazione@roccerè.it – tel. 347.2358797. Per dettagli su escursioni, cartine sito, gallery fotografica, costi navetta e soggiorni, visita il sito: www.coppelleroccere.com.
(Immagini di Roberto Beltramo)