PERSONEPRIMO PIANO

Da mezzo secolo tra le donne più influenti di Hollywood c’è una torinese: Milena Canonero

Quanti sono i piemontesi che sino ad oggi hanno vinto l’Oscar? Forse non ce ne sono, oppure non vi viene in mente un nome. E se vi dicessimo che c’è una torinese che si è aggiudicata ben 4 statuette ed è stata nominata nove volte? Ebbene sì una piemontese ha calcato per quattro volte il palcoscenico del Dolby Theatre di Los Angeles ricevendo il prestigioso riconoscimento nel 1976, nel 1982, nel 2007 e nel 2015. E’ La costumista Milena Canonero, che nella sua lunga carriera ha avuto il privilegio di lavorare con registi del calibro di  Stanley Kubrick, Francis Ford Coppola, Sydney Pollack, Roman Polanski e Wes Anderson. Oggi Milena Canonero vive in California con il marito Marshall Bell che ricordiamo in decine di film tra i quali Stand by me, Tra terra e cielo, Truman Capote.

Nata a Torino nel 1946, Milena Canonero, dopo aver compiuto gli studi di storia e arte del costume a Genova, si trasferisce a Londra. Nella capitale inglese ha l’opportunità di incontrare personalità del cinema e del teatro. Qui incontra Stanley Kubrick e sua moglie Christiane attraverso il giornalista Riccardo Aragno grande amico della famiglia Kubrick, e inizia a lavorare nel cinema a fianco del celebre regista. Lavora anche nel settore del montaggio e Kubrick le offrì il primo incarico da costumista per Arancia meccanica.

Per il celebre film di Kubrick Milena Canonero idea look diventati poi iconici, come la bombetta del protagonista interpretato da Malcolm McDowell, simbolo dell’English establishment dissacrato dalla paura e dall’inquietudine che il personaggio provocava. Kubrick le affida le stesse mansioni per Barry Lyndon, per cui si aggiudica l’Oscar. Hugh Hudson chiede che realizzi i costumi di Momenti di gloria, storia di due atleti ambientata negli Anni Venti. Il suo lavoro aiuta il film a trascendere dall’ordinario e le regala il suo secondo Oscar. Viene nominata all’Oscar altre cinque volte, per film come La mia AfricaDick TracyTucker – Un uomo e il suo sognoTitusL’intrigo della collana. Nel 2007 la premiano ancora una volta con l’Academy Award per Marie Antoinette di Sofia Coppola. L’ultima statuetta la conquista con il film di Wes Anderson Grand Budapest Hotel, che coincide con la sua nona nomination. Nel 2017 a Berlino le viene assegnato l’Orso d’Oro alla carriera. E, scusate se è poco!

Alcuni costumi realizzati per il film Marie Antoinette diretto da Sofia Coppola

In un’illuminante carriera, che dura da mezzo secolo, Milena Canonero ha concesso numerose interviste, durante le quali ha sempre enfatizzato l’importanza della collaborazione sul set. Non si tratta semplicemente di un lavoro individuale; ogni produzione cinematografica si trasforma in una vera e propria comunità, specialmente quando si collabora con maestri del settore. La costumista cita sempre Stanley Kubrick come una delle sue principali fonti di ispirazione e insegnamento. Lo descrive come un regista che riponeva grande fiducia nei suoi collaboratori: “Stanley aveva un modo unico di delegare e di incoraggiare la creatività. Stabiliva le linee guida del progetto, ma poi ci lasciava liberi di esplorare e sviluppare le nostre idee“. Una filosofia simile l’ha riscontrata anche lavorando con Francis Ford Coppola, il quale un giorno le disse: “La cosa più emozionante per me è vedere gli attori entrare in costume”. Queste esperienze hanno reso la costumista consapevole di quanto sia fondamentale la fiducia reciproca tra regista e costumista, un aspetto che arricchisce il processo creativo.

Nonostante i traguardi raggiunti, la sua passione per il suo lavoro è insaziabile. “Mi considero estremamente fortunata ad aver collaborato con artisti di calibro mondiale. Tuttavia, non mi sento mai completamente soddisfatta”, confessa. E la sua mente è sempre rivolta al futuro, pronta per il prossimo progetto: “Ogni volta che rivedo un film, trovo sempre qualcosa da migliorare. È evidente che lavorare con leggende come Kubrick e Coppola facilita il percorso, ma non ho rimpianti, solo qualche rammarico, come tutti noi. Le opportunità devono essere colte al volo, e io ho cercato di agire il più rapidamente possibile.”

La costumista torinese è anche consapevole dell’importanza delle interazioni che hanno segnato la sua carriera. “Se non avessi incontrato Kubrick, Hugh Hudson, Alan Parker, Louis Malle, Coppola e Polanski, non sarei dove sono oggi. Questi registi mi hanno offerto l’opportunità di crescere e di affinare il mio talento”. Riguardo alle sue origini italiane, riflette: “Non so se il mio background italiano abbia influenzato il mio lavoro, ma sicuramente è una parte di me. Ho l’italian style nel sangue, ma senza i miei registi, oggi non sarei qui“.

Sicuramente, Milena Canonero rappresenta un esempio luminoso di come la passione, la creatività e la collaborazione possono intrecciarsi per creare momenti indimenticabili impressi sulla cellulosa. O per essere al passo con i tempi, su supporti digitali.

Piero Abrate

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore di Storie Piemontesi. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino e direttore del portale regionale di informazioni Piemonte Top News.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio