
Vamos a la playa, la bomba estalló!
L’indimenticato successo internazionale del duo torinese dei Righeira, il cui testo resta più che mai di inquietante attualità
Torino e il Piemonte non sono soltanto una terra di Santi, di grandi imprenditori di straordinaria lungimiranza, di inventori geniali capaci di rivoluzionare la scienza, ma sono stati anche la culla di grandi artisti dello Spettacolo, dalla Rivista alla Lirica, dal Teatro al Cinema, dalla Musica leggera al Rock e al Pop, anche se non tutti, pur dotati di eccezionale talento ed estro artistico, di grande simpatia e di empatia con il pubblico, hanno ottenuto quel successo che la loro professionalità e reale bravura avrebbe meritato. Forse per il retaggio di alcuni subdoli e fuorvianti pregiudizi che alcuni Italiani ancora nutrono nei confronti dei nostri corregionali, spesso considerati “falsi e cortesi”, e da cui è bene tenere le distanze. I più, per fortuna, non la pensano così, e sanno bene che ciò non è assolutamente vero.
Spesso, poi, ci mette lo zampino anche il tempo, che stende negli anni il suo mantello d’oblio, così che talvolta sfuma il ricordo di brillanti e autentici talenti torinesi e piemontesi dello spettacolo, che pur in passato avevano mietuto un grande successo di pubblico, ed erano entrati nei cuori di migliaia di persone, che li avevano calorosamente applauditi in decine di teatri e di piazze del Piemonte e dell’intero Paese.
Fortunatamente, però, non sempre è così. A volte il tempo, un po’ come fa la risacca del mare, può riportare sulle sponde dell’attualità, evitando che si perda alla deriva, il ricordo di talenti straordinari.
I Righeira, ad esempio, rappresentano un caso emblematico; sono stati un mai dimenticato gruppo musicale italiano. Il duo fu formato nel 1981 da Johnson Righeira e Michael Righeira, pseudonimi rispettivamente di Stefano Righi e Stefano Rota. I due cantanti pop (entrambi Stefano di nome) avevano adottato lo stesso cognome d’arte, ma non erano fratelli, come molti invece pensavano. Raggiunsero l’apice del successo discografico negli Anni Ottanta, soprattutto con i brani Vamos a la playa, No tengo dinero e L’estate sta finendo, che risuonarono ripetutamente nei jukebox del mondo intero.
In particolare, gli accordi di Vamos a la playa, canzone che è diventata immediatamente un hit internazionale, risalgono al 1983. Sono stati composti da Johnson Righeira, allora giovane musicista canavesano, in un’umida cantina del centro di Torino, anche se – essendo il testo in Lingua spagnola – molti pensarono che il testo fosse stato scritto da un compositore sudamericano.
Cantata in coppia da Johnson e Michael Righeira, la canzone divenne un autentico “tormentone”: il brano salì prontamente al vertice della classifica delle vendite (Hit Parade) e fu sicuramente tra i più gettonati nei jukebox.


Il successo di “Vamos a la playa” venne bissato due anni dopo con il brano “L’estate sta finendo”, del 1985, che si rivelò un altro cavallo di battaglia per l’estrosa coppia di cantanti torinesi.
Nonostante la vivacità del brano, che invita alla danza e alla spensieratezza, Il testo di “Vamos a la playa”, resta di sorprendente e inquietante attualità, dal momento che descrive un’inutile drammatica fuga verso il mare di una turba di gente dopo un’esplosione atomica.
Le parole, in Lingua spagnola, ci fanno riflettere sulla minaccia nucleare, che forse oggi non è più solo un mero deterrente e non rappresenta soltanto una remota eventualità ipotetica, ma è diventata ormai un fragile diaframma sul punto di implodere, e quindi di generare una catastrofe universale dalle conseguenze devastanti e irreparabili.
“Vamos a la playa, la bomba estalló
Las radiaciones tuestan y matizan de azul
Vamos a la playa, todos con sombrero
El viento radiactivo, despeina los cabellos
Vamos a la playa, al fin el mar es limpio
No más peces hediondos
Sino agua fluorescente.”
(Sergio Donna)