COSE DA VEDERE

Alla scoperta dei “ciciu”, i funghi in pietra del Cuneese

VILLAR SAN COSTANZO. Hanno un aspetto simpatico e inquietante al tempo stesso. Sono schierati quasi tutti nella stessa direzione, come a contemplare un orizzonte lontano. Sono di pietra, hanno una forma vagamente umanoide e cilindrica, e portano un copricapo scuro che ricorda un baschetto sulle ventitré.

Chi sono? Sono i cosiddetti camini delle fate, o meglio, i ciciu (la grafia corretta sarebbe comunque cicio), come da secoli sono chiamati dai cuneesi, secondo la tradizione popolare. Dove si trovano? Nella Riserva Naturale di Villar San Costanzo, un paese di circa 1500 abitanti, a pochi chilometri da Cuneo, alle falde del Monte San Bernardo, in pieno territorio “occitano”.

È stata l’acqua scrosciante dal cielo o fluente dalle pendici del monte a modellarli nei secoli, erodendo un’antica morena formatasi circa dodicimila anni or sono. Ce ne sono a centinaia, e da lontano, appaiono come famiglie di funghi giganti; altri sono solitari, oppure se ne stanno un po’ in disparte in gruppi più sporadici. Hanno un’altezza variabile da mezzo metro a dieci metri d’altezza. Ricordano un po’, nella forma, le formazioni litiche della Cappadocia (nel cuore dell’Anatolia, in Turchia), che però – a differenza di quelle nostrane – sono alquante acuminate e prive di “cappello”.

La Riserva, con l’intento di proteggere i ciciu, queste curiosissime formazioni geologiche piemontesi, conservarli e farne conoscerne l’esistenza e l’unicità, è nata nel 1989 sotto l’egida della Regione Piemonte. È aperta al pubblico tutto l’anno e in essa si snoda un doppio percorso mirato alla visita (anche guidata) di queste pietre cilindriche, a vaga forma di fungo: uno, più turistico, si percorre in una mezz’oretta, ed è praticabile senza problemi dai visitatori di ogni età. L’altro, un po’ più impegnativo, è più lungo e più adatto ad un pubblico di escursionisti più abituati al camminamento lungo i sentieri.

Per commemorare il primo trentennale dell’istituzione dell’Ente Parco, è stata recentemente realizzata una cartolina che s’ispira al fumetto “Ciciu Story”, ideato nel 2005. La Riserva, affidata alla gestione delle Aree Protette Alpi Marittime, ha sede in via Ciciu 43, a Villar San Costanzo. E non poteva che aver sede in questa via. Una visita sicuramente da programmare e da mettere in scaletta. Info: 0171.902087.

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, Sergio Donna è Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura. È autore di romanzi, saggi e poesie, in Lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio ha pubblicato le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni di Palazzi torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino", "Statue di Torino", "Ponti di Torino" e "Caffè e Locali storici di Torino". Tra le sue raccolte poetiche, ricordiamo "Lines", "Laeta Carmina", "Sonetti" e "Metrica | mente" (in Lingua Italiana), e "Cerea" (in LIngua piemontese). Ha scritto inoltre i romanzi "Il trionfo della bandiera" e "Lo scudetto revocato". Come giornalista, ha collaborato diversi anni con il quotidiano on line "Piemonte Top News" e con la rivista "Torino Storia". Attualmente scrive per "Storie Piemontesi" e per i mensili "Vagienna" e "Piemontèis Ancheuj". È docente di Lingua e Letteratura Piemontese all'Unitre di Torino e di altre Sedi decentrate. Per Monginevro Cultura, Sergio Donna cura da tempo le edizioni annuali dell' “Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

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