
Dettagli preziosi: l’ultimo giallo ‘soft’ di Rodolfo Rotondo
Funziona così. Una volta preso l’abbrivio, gli scrittori di classe (giallisti, di genere noir, rosa, o di qualsiasi altro colore) non si fermano più. Il momento topico è quello in cui decidono di far saltare finalmente il sigillo al vaso di Pandora della scrittura e della creatività letteraria. Poi tutto accade da sé, automaticamente. Un romanzo tira l’altro.
Non si sottrae a questa logica neppure Rodolfo Rotondo, lo scrittore ligure (di Andora, per la precisione, in provincia di Savona, al confine con la provincia di Imperia) che il sigillo alla sua cornucopia letteraria lo ha tolto ormai cinque anni orsono, quando – per le Edizioni Amazon – decise di pubblicare la sua prima fatica (fatica: si fa per dire perchè per uno scrittore, scrivere è sempre un piacere), “Storie di straordinaria routine”. Si trattava solo di rompere il ghiaccio. Da allora, lo Scrittore non si è più fermato, grazie anche alla scelta di un tutor editoriale che ha creduto nella sua verve letteraria e nel suo avvincente modo di scrivere: le Edizioni del Delfino Moro.
E così, con le insegne del nuovo Editore, sono usciti nell’ordine altri tre capolavori:
“Giallo Basilico” (2022), “Il Re Muto” (2023), “Messaggio finale” (2024). Il quinto giallo (anche per questo ultimo nato, si tratta di un “giallo leggero”, senza eccesso di sangue e di scene macabre o raccapriccianti, ovvero di un’opera “cosy crime”) è uscito a Maggio del 2025, col titolo “Dettagli preziosi”.
Io l’ho acquistato, l’ho letto e l’ho pure commentato. Ce ne fossero dei lettori come me. Se pensate di continuare a leggere queste righe, sappiate che non si tratta di una recensione critica. Questa mia può essere considerata tuttalpiù una recensione ‘soft’, o se volete, una “cosy book review” (“cosy”, proprio come il sottogenere di quest’opera): e scusate se mi son permesso di coniare un neologismo anglofono. O meglio, questo non è che il semplice commento di un lettore comune (con la “l” minuscola). Non mi azzarderò certo ad anticipare i contenuti del romanzo, se non a riprodurre quanto compare nel risvolto della quarta di copertina, dove si evince che tutto ha inizio da una “rapina a una storica gioielleria di Imperia… dal tristissimo triplice epilogo: il furto di preziosi per un valore milionario, la fuga senza tracce dei responsabili e il corpo senza vita di una giovane donna”. Anche questa volta, come nei precedenti romanzi, sarà Romeo Robutti, perito assicurativo, a dare un prezioso contributo agli inquirenti per la soluzione del caso: “a piccoli passi, e tra mille altre grane”, le intuizioni di Romeo si riveleranno come sempre molto utili.


Nella foto di sx, Rodolfo Rotondo all’Edizione 2025 del Festival AG Noir di Andora. In quella di dx, la cover dell’ultimo romanzo dell’Autore
Aggiungo però, come comunissimo lettore (sempre con la “l” minuscola), che questo libro vale la pena di essere letto e conservato nella libreria di casa, e molto bene in evidenza, insieme ai quattro precedenti capolavori della collana, firmata dallo stesso Autore.
Il volume è composto da 162 pagine, e costa 16.00 €, Edizioni del Delfino Moro, Albenga (Sv).
Procuratevelo: la lettura scorrerà come il vento.
Sergio Donna, 10 Luglio 2025