LINGUA PIEMONTESEPRIMO PIANO

Quelle eroiche riviste in lingua piemontese che mantengono vivo l’interesse per l’idioma…

Per garantire la conservazione di una lingua nei secoli, ma anche per aggiornarla e renderla più consona alla contemporaneità, è indispensabile che in quella lingua si sia costruita nel tempo una Letteratura, ovvero si sia raccolta una documentazione scritta di saggi, romanzi, testi scientifici, missive, poesie, racconti, fiabe, preghiere, proverbi, filastrocche, testi di canzoni, riviste mensili, periodici, antologie, e così via.

Nulla più della testimonianza della parola scritta è forte ed efficace per tenere una lingua viva. A questa norma non si sottraggono neppure le Lingue regionali e i Dialetti locali. Anzi.

E con il Piemontese a che punto siamo? Non benissimo a dire il vero, ma neanche così malaccio. Il novero delle pubblicazioni cessate nel corso del Novecento è una lunga e dolorosa tiritera che induce alla tristezza e che – almeno di primo acchito – non ci predispone affatto all’ottimismo per il futuro. Molte sono solo più un ricordo per pochi appassionati: eppure titoli come ‘L Birichin, Ël Subièt, Ël Tòr, Ij Brandé, Musicalbrandé, l’Arbut, la raffinata La Slòira (fondata da Censin Pich), e così via, sono stati in passato capaci di raggiungere le case di migliaia di fedeli lettori e abbonati e di andare a ruba in ogni edicola nella vasta rete distributiva regionale.

Ma per fortuna non tutto è perduto. Tra le più note riviste in Lingua regionale tuttora regolarmente pubblicate, ricordiamo l’autorevole Piemontèis Ancheuj | Mensil ëd Poesìa e ‘d Coltura ‘nt le Lenghe dël Piemont, fondato da Camillo Brero negli Anni Ottanta del Novecento, e oggi diretto dall’instancabile Michele Bonavero (Michel dij Bonavé), in collaborazione con  Franco Antonel, Gianni Cordola, Sergio Donna, Pinuccia Gamba, Beppe Lachello, Piergiuseppe Menietti, Luciano Milanese, Vittoria Minetti, Candida Rabbia, Marco Motto Ros, Alberto Osenga, Dario Pasero, Fabrizio Pignatelli, Valerio Rollone, Giuseppe Sanero, Luigi Lorenzo Vaira (ed altri scrittori e poeti, che di mese in mese si alternano in Redazione) a cura dell’Associazione Centro Studi don Minzoni.

Un’altra pubblicazione in Lingua piemontese di una certa diffusione è la rivista Savèj, rivista on line che quadrimestralmente diventa anche cartacea. La grafia adottata non è quella seguita dalle più autorevoli voci storiche della Letteratura piemontese (mi riferisco alla ben più diffusa Grafia Storica o dei Brandé, perfezionata da Pinin Pacòt e dall’Editore Viglongo un centinaio di anni fa e seguita dai più), ma si propone con una grafia sui generis non da tutti riconosciuta e condivisa. I temi e i contenuti sono comunque curatissimi e molto interessanti. È edita dalla Fondazione Enrico Eandi, e ne è direttore Lidia Brero Eandi.

Ma non mancano altre sorprendenti realtà. Una di queste è sicuramente il mensile L’Argit, supplemento a “Comunità connesse”: la rivista, che può essere considerata l’erede della storica “Arbut”, è diretta da Marco Margrita, ed è edita dal Centro Studi Silvio Pellico, di Cercenasco (Torino) che propone tutti gli articoli in Lingua piemontese e con la traduzione in calce in Lingua italiana. È diffusa principalmente sul territorio di Reano, Avigliana, Rosta, Villarbasse, Sangano e Trana ma propone articoli d’interesse per tutta la Città Metropolitana di Torino e per l’intera area regionale. Si tratta di temi di attualità, poesie, leggende e racconti ameni. Tra i redattori più coinvolti c’è il poeta e scrittore Marco Motto Ros, oltre a Patrizio Sgarra ed Enrico Valente.

Sono poi moltissime le testate locali a diffusione territoriale più o meno circoscritta che dedicano alla Lingua Piemontese almeno una rubrica e spesso più di una pagina. È il caso, ad esempio, della rivista Langa Astigiana | Mensile di informazione, discussioni e idee, la cui redazione ha sede a Loazzolo (Asti) ed è curata dal Circolo Culturale Langa Astigiana, dinamica Associazione che coordina ed organizza ogni anno un autorevole Premio Letterario in Lingua piemontese La me tèra e la sò gent: il periodico pubblica ad ogni edizione un’ampia selezione di poesie e racconti di Autori che al Concorso si sono aggiudicati i più brillanti riconoscimenti della Giuria.

La rivista mensile “Vagienna”, che vanta quasi 50 anni di vita, e che è distribuita nel territorio compreso tra Bene Vagienna, Fossano, Narzole, Lequio e dintorni, accoglie nelle sue pagine da diversi anni una rubrica di crescente interesse, dedicata ai modi di dire e ai proverbi della Lingua piemontese, “Ël canton dël Piemontèis”, curata da Sergio Donna.

Non mancano poi le riviste dedicate alle culture “di nicchia”, che si impegnano nel nobile scopo, pur irto di insidie e difficoltà, anche economiche, di mantenere vive le tradizioni di aree geografiche particolarmente ristrette, e le locali Lingue del territorio, spesso quasi dimenticate, ma che rappresentano delle perle preziose nel panorama del patrimonio linguistico regionale, come le parlate tipiche di certe enclaves culturali sui generis (come il franco-provenzale a Nord della Val di Susa, la parlata garessina sulle Alpi Marittime, o quella originalissima di Viola nell’Alto Monregalese, ecc.). Una di queste, è la rivista A Vaštéra, pubblicazione semestrale in carta patinata, in forma di “šcartari”, ovvero di quaderno, molto elegante, in Lingua Brigasca, idioma parlato in un territorio che un tempo fu piemontese ed oggi è a cavallo di Francia, Piemonte e Liguria, e che appunto è un mix di piemontese, di ligure e di occitano. Tutti gli articoli sono riprodotti, oltre che in Brigasco, anche in Italiano e in Francese. La rivista è curata da A Vaštéra | Üniun de tradisiun brigašche. Ne è direttore Carlo Lanteri

Oltre alle riviste interamente o in parte pubblicate in Lingua piemontese (o nelle sue variegate varianti locali), non dobbiamo dimenticare le Antologie di opere poetiche e in prosa, pubblicate da Associazioni di Volontariato culturale che indicono concorsi nella Lingua subalpina o in altre Lingue regionali o minoritarie (oltre al citato concorso indetto dall’Associazione Langa Astigiana, ricordiamo ad esempio il Premio Letterario Slussi ‘d Poesìa di Monginevro Cultura, aperto anche ai piemontofoni d’Argentina, che non mancano mai di partecipare, dimostrando un legame tenace, commovente e ammirevole con le loro lontane radici culturali e linguistiche. Le raccolte di poesie e di racconti, rappresentano infatti un modo efficace per promuovere, conservare la Lingua scritta dei nostri Progenitori, ed incentivare nuovi adepti alla scrittura.

Sergio Donna

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, Sergio Donna è Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura. È autore di romanzi, saggi e poesie, in Lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio ha pubblicato le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni di Palazzi torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino", "Statue di Torino", "Ponti di Torino" e "Caffè e Locali storici di Torino". Tra le sue raccolte poetiche, ricordiamo "Lines", "Laeta Carmina", "Sonetti" e "Metrica | mente" (in Lingua Italiana), e "Cerea" (in LIngua piemontese). Ha scritto inoltre i romanzi "Il trionfo della bandiera" e "Lo scudetto revocato". Come giornalista, ha collaborato diversi anni con il quotidiano on line "Piemonte Top News" e con la rivista "Torino Storia". Attualmente scrive per "Storie Piemontesi" e per i mensili "Vagienna" e "Piemontèis Ancheuj". È docente di Lingua e Letteratura Piemontese all'Unitre di Torino e di altre Sedi decentrate. Per Monginevro Cultura, Sergio Donna cura da tempo le edizioni annuali dell' “Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

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