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25 luglio 1996: nasce a Verbania il campione di ciclismo Filippo Ganna, per tutti “Top Ganna”

Il nostro Paese ha avuto la fortuna di vedere nascere nei propri confini campioni che hanno saputo fare la storia di questo sport. Basti pensare a Fausto Coppi e Gino Bartali, la cui rivalità ha segnato un’epoca ed è ancora oggi argomento di dibattito. Ma anche successivamente si sono affermati dei fuoriclasse delle due ruote come Felice Gimondi, Francesco Moser e Gianni Bugno. Più recentemente c’è stato Marco Pantani che ha incantato il mondo con le sue imprese in montagna. O ancora, Vincenzo Nibali che è stato in grado di conquistare tutti e tre i Grandi Giri.

In questo solco leggendario si inserisce il nome di Filippo Ganna da Verbania, classe 1996, che proprio oggi, 25 luglio, compie gli anni. Figlio dell’ex canoista olimpico Marco Ganna (azzurro nella canoa sprint alle Olimpiadi di Los Angeles del 1984), ha ereditato dal padre la passione per lo sport, distinguendosi sin da giovanissimo tanto su strada quanto in pista.

Professionista delle due ruote dal 2017, con il team Ineos Granadiers, Ganna ha rapidamente guadagnato notorietà come specialista delle prove contro il tempo. Nel 2020 e nel 2021, Ganna ha conquistato il titolo mondiale nella cronometro individuale, affermandosi come uno dei migliori passisti a livello globale. Ha inoltre vinto sette tappe al Giro d’Italia (quattro nel 2020, due nel 2021 e una nel 2024) e una tappa alla Vuelta a España nel 2023.

Su strada ma anche su pista, abbiamo detto. E infatti nel 2020, ha offerto un significativo contribuito alla vittoria della medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Tokyo, stabilendo un nuovo record mondiale con il quartetto italiano. Poi è arrivata la Svizzera, con il Velodrome Suisse di Grenchen che gli ha permesso di realizzare un’impresa storica, stabilendo il record dell’ora con una media di 56,792 km/h.

Top Ganna, com’è conosciuto da amici e sportivi, vanta un palmarès ricco e variegato. Il 28enne di Verbania ha vinto sei titoli mondiali nell’inseguimento individuale (2016, 2018, 2019, 2020, 2022 e 2023), diventando il primo ciclista nella storia a raggiungere un traguardo di queste proporzioni. Nel 2021, ha aggiunto al suo curriculum il titolo mondiale nell’inseguimento a squadre. A livello nazionale, ha conquistato il campionato italiano a cronometro nel 2019, 2020, 2022, 2023, 2024 e 2025.

In questi ultimi anni, il ciclista azzurro ha dimostrato la sua capacità di resilienza e determinazione in particolar modo alla Milano-Sanremo, laddove ha ottenuto un meritato secondo posto. Nonostante le difficoltà nel finale, Ganna ha lottato fino all’ultimo, confermando il suo status di atleta di classe mondiale. Anche perché è sufficiente dare uno sguardo agli altri nomi per capirne il livello: Tadej Pogacar è stato l’unico capace di arrivargli davanti ma alle sue spalle si sono piazzati atleti del calibro di Van Aert e Alaphilippe.

Successo e innovazione, un binomio che ha sempre funzionato in questo interprete che sta tentando ora con tutte le sue forze di restare ad altissimi livelli, nonostante una concorrenza sempre più agguerrita. La prossima sfida del buon Filippo è proprio questa: spingersi sempre più oltre i propri limiti sia su strada che su pista. Per onorare ancor di più i grandi del passato ed inserirsi a pieno merito in un elenco che è ristretto ma assolutamente aperto al futuro.

Lo scorso anno durante la prima giornata dei Giochi olimpici di Parigi, ha chiuso al secondo posto la corsa a cronometro che gli è valsa l’argento, con un tempo di 36’27”, preceduto solo dal belga Remco Evenepoel. Il 7 agosto successivo, nella finale dell’inseguimento a squadre maschile su pista si è aggiudicato la gara per il bronzo a discapito della squadra danese, con il tempo di 3’44″197

Oggi, a 29 anni Ganna non è certamente sul viale del tramonto. Con una laurea in ingegneria meccanica e un’intelligenza sportiva rara, il piemontese non può essere considerato solamente un ciclista. Più che altro è un progetto in continua evoluzione. Così, ogni sua gara diventa un banco di prova per nuovi materiali, nuove posizioni, nuovi approcci al gesto atletico. Sarà per quello che è un catalizzatore di attenzioni, quasi una calamita per chi lo ammira.

Silenzioso e professionale ma anche iconico con quella sua postura in sella, Filippo Ganna ha ridefinito il concetto di passista moderno conferendogli una nuova accezione. Nella quale vengono combinate forza, tecnologia e mentalità vincente. Per concludere con una frase da lui particolarmente amata: “Il meglio deve ancora venire”.

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