STORIE DA RACCONTARETRADIZIONI

Riapre a Frossasco il Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo

Ci sono voluti alcuni anni di lavori di radicale ristrutturazione perché il Museo tornasse ad aprire i battenti ai visitatori con un intrigante percorso espositivo completamente rinnovato

FROSSASCO (Torino). La riapertura del Museo Regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel Mondo, annunciata da una Conferenza Stampa tenutasi il 19 Giugno 2025 presso gli accoglienti e completamente rinnovati locali di Piazza Donatori di Sangue di Frossasco, cui hanno partecipato giornalisti, autorità regionali del Piemonte, sindaci e amministratori locali, è avvenuta sabato 21 Giugno, nel giorno del Solstizio d’Estate.

Un giorno topico, quello in cui le ore di luce sono superiori a quelle di oscurità, come per ammonirci che la luce (ovvero il ricordo della storia)  mai potrà e mai dovrà essere sopraffatta dall’oblio, dall’indifferenza e dal negazionismo (il buio).

È un dovere, infatti, ricordare che l’Italia, e il Piemonte in particolare, è stato un Paese di migranti, a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento, con picchi elevatissimi tra gli Anni Venti e gli Anni Quaranta del Novecento. E che continua ad essere tale, anche se la migrazione del Terzo Millennio, ovvero quella a noi contemporanea, che coinvolge migliaia di giovani (non solo laureati), ha dei connotati diversi, con prospettive di ritorno in Patria da parte dei “nuovi” migranti ben più elevate. Quella di un tempo era invece, nella maggioranza dei casi, una emigrazione verso l’ignoto e senza ritorno.

Tra le anime di questo Museo, e della sua recente “modernizzazione”, opera del geniale lavoro creativo dell’Architetto Ezio Giai ‒ che lo ha reso più attuale e fruibile (grazie anche ai vantaggi della multimedialità che affascina i più giovani ma è stimolante anche per i visitatori più maturi) ‒ ci sono naturalmente Michele Colombino, Presidente dell’Associazione Piemontesi nel Mondo, la sua stretta collaboratrice Luciana Genero, e l’Avv. Ugo Bertello, Presidente del Comitato di Gestione del Museo.

I lavori di riqualificazione del Museo, pari a 154.000 €, sono stati possibili grazie ai contributi del Fondo Unico Nazionale per il Turismo e della Regione Piemonte.

La giornata inaugurale è stata caratterizzata da un considerevole afflusso di visitatori, che a gruppi sono stati accompagnati da volontari nel tour delle Sale espositive. Il poeta-scrittore piemontese Michele Bonavero (Michel dij Bonavé), in veste di attore, ha interpretato il ruolo di un emigrato in “Mérica” (classe 1893)  che ebbe la fortuna di far ritorno in Piemonte, intrattenendo i visitatori con i suoi avventurosi racconti americani e le sue esperienze di un lungo viaggio via mare su un piroscafo salpato da Le Havre.

In modo sistematico, e seguendo un percorso storico razionale, nelle Sale del Museo sono presenti centinaia di oggetti d’epoca, utensili, fotografie, elementi di corredi d’epoca, documenti cartacei originali, testate di quotidiani, filmati e testimonianze di migranti e dei loro discendenti. Il tutto, ad attestare e a testimoniare uno stile di vita semplice, ma concreto, di persone dalla ferrea volontà, instancabili lavoratori e lavoratrici, che hanno avuto il coraggio e la determinazione di abbandonare le loro terre per affrontare viaggi verso terre ignote, alla ricerca di una fortuna che spesso ha loro aperto le braccia, ma che talvolta non è stata mai incontrata. Ma che mai, anche nei casi più sfortunati, hanno perso i legami con le loro radici e la loro lingua regionale d’origine.

Sergio Donna

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, Sergio Donna è Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura. È autore di romanzi, saggi e poesie, in Lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio ha pubblicato le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni di Palazzi torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino", "Statue di Torino", "Ponti di Torino" e "Caffè e Locali storici di Torino". Tra le sue raccolte poetiche, ricordiamo "Lines", "Laeta Carmina", "Sonetti" e "Metrica | mente" (in Lingua Italiana), e "Cerea" (in LIngua piemontese). Ha scritto inoltre i romanzi "Il trionfo della bandiera" e "Lo scudetto revocato". Come giornalista, ha collaborato diversi anni con il quotidiano on line "Piemonte Top News" e con la rivista "Torino Storia". Attualmente scrive per "Storie Piemontesi" e per i mensili "Vagienna" e "Piemontèis Ancheuj". È docente di Lingua e Letteratura Piemontese all'Unitre di Torino e di altre Sedi decentrate. Per Monginevro Cultura, Sergio Donna cura da tempo le edizioni annuali dell' “Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio