
Sulle orme di Ignazio Bertola, il genio delle fortezze di Fenestrelle e Alessandria
Sebbene sia uno dei personaggi più importanti del Piemonte sabaudo, l’ingegnere militare Ignazio Bertola (1776-1855) al giorno d’oggi non è così conosciuto come dovrebbe. Pensare che ha lasciato delle imponenti testimonianze della sua opera, che attualmente costituiscono anche dei poli di attrazione turistica. È sufficiente fare riferimento a due importanti realizzazioni, che ci sono giunte pressoché inalterate: la Cittadella di Alessandria e il forte di Fenestrelle. Due splendidi esempi di fortificazione del XVIII secolo, la prima di pianura, realizzata secondo i canoni della fortificazione di primo Settecento; la seconda, una geniale fortezza di sbarramento montano, che occupa l’intero costone della valle, estendendosi per una lunghezza di oltre 3 chilometri, con una superficie complessiva è di 1.350.000 metri quadrati. È la fortificazione alpina più estesa d’Europa, tanto che negli ultimi anni si è guadagnata la denominazione di Grande Muraglia piemontese.

Ma non solo, egli lavorò ai forti della Brunetta, di Exilles, Demonte, nonché alla difesa delle Valli Varaita e Maira durante la guerra delle Alpi. Per questo nel 1725 fu nominato Maestro delle fortificazioni e poi ricevette l’ambita funzione di Primo ingegnere di S.M. il re di Sardegna, il 23 aprile 1728. Favorito del re e del ministro della guerra Bogino, divenne ben presto il responsabile del sistema di fortificazioni dello Stato. Le benemerenze acquisite nell’allestimento del forte di Exilles indussero Carlo Emanuele III a conferirgli il titolo di conte di Exilles (2 marzo 1742). Fu infeudato di Exilles, Cels e San Colombano, escluso il castello e il forte.

A Torino, la memoria del Bertola è viva nel palazzo dell’Arsenale, antica sede della Regia Scuola pratica di Artiglieria e fortificazioni. Ora ospita la Scuola di Applicazione d’Arma dell’Esercito italiano, degna continuatrice della prestigiosa istituzione torinese. Nell’Aula Magna si può vedere il ritratto del conte Ignazio Bertola, fondatore e primo direttore della scuola. Anche la ricca biblioteca specializzata in Storia militare e delle fortificazioni è frutto del genio di questo grande personaggio.
Sappiamo inoltre che il conte Ignazio abitava a Torino, al numero 8 (antico) di via San Francesco da Paola, vicino ai palazzi Graneri della Roccia, Morozzo e Canalis di Cumiana. Possedeva inoltre una tenuta presso Lombardore, detta la Bertola, divenuta poi parte del poligono di artiglieria di San Maurizio.
Nel Museo Storico Nazionale d’Artiglieria di Torino, che ha sede nel Mastio della Cittadella, sono conservati i due modellini unici del cannone scomponibile in tre parti del Bertola.
Concludiamo le memorie con un visita alla cripta sotterranea della basilica di San Maurizio e Lazzaro, in via Milano, dove, accanto a personaggi importanti e celebri del Piemonte sabaudo, si può notare il modesto sepolcro del conte Bertola.
Mauro Minola
Tratto dal volume di Mauro Minola Piemonte geniale. Il genio piemontese in scoperte, invenzioni e primati, Il Punto PiemonteinBancarella, Torino, 2022