LINGUA PIEMONTESE

Le poesie in lingua piemontese ospitate sulla rivista americana “Gradiva”

Le liriche sono state selezionate da Antonello Borra, Professor of Italian alla School of World Languages and Cultures dell’Università nel Vermont (U.S.A)

La Poesia in Lingua piemontese contemporanea sale sulla ribalta internazionale grazie agli articoli del prof. Antonello Borra sull’autorevole Rivista americana Gradiva. Nella sua disamina, il docente accademico residente nel Vermont (nella Contea di Washington) ma di origini piemontesi vuol dimostrare come la parlata regionale subalpina, e non soltanto quella della koiné (il Piemontese parlato a Torino e nella provincia del capoluogo piemontese) sia ancora viva, vitale, prorompente, anche nella più nobile delle forme scritte, la Poesia. E se la Poesia è nobile e di registro elevato, vuol dire che la Lingua nella quale è spressa è parimenti nobile e di vocazione universale, indipendentemente dal numero più o meno ristretto dei parlanti.

Questa l’introduzione all’articolo pubblicato sul n° 67, Spring 2025, di “Gradiva”, International Journal of Italian Poetry | Rivista internazionale di Poesia italiana, firmato da Antonello Borra:

Piedmontese Poetry Today: An Anthological Selection (Part Three)

«Defining what Piedmontese poetry is today proves more difficult than one would expect. This is so even if the investigation is directed exclusively toward vernacular poetry and not the poetry written in standard Italian by authors who identify themselves, or are identified, with Piedmont and its borders, be these strictly geographical or cultural. The clarification is not an idle one. Some celebrated authors of the recent past, Barba Toni Bodriè (Antonio Bodrero, 1921- 1999) for instance, wrote in Piedmontese, in Italian, and in Provençal as well. In addition, one can no longer rely on the existence of a vernacular koiné that
in the past was normally identified with the variant spoken in Turin. A further question arises whether or not authors writing, for example, in the parlance of Garessio, a town geographically still in Piedmont but linguistically much closer to the nearby region of Liguria, should be considered as Piedmontese, especially
when their extreme linguistic localism becomes for them an existential question»

Riportiamo qui di seguito la versione in Lingua italiana:

La Poesia Piemontese oggi: una selezione antologica (Terza parte)

Definire ciò che oggi rappresenta la Poesia piemontese è più difficile di quanto ci si aspetti. È spesso così quando non si parli di Poesia in Lingua Italiana, ma di opere in una Lingua regionale di Autori che si identificano o sono identificati come Piemontesi, non solo in senso geografico ma anche in senso culturale. Chiarire ciò non è una questione da poco. Alcuni celebrati Autori del recente passato, come Barba Toni Bodrié (Antono Bodrero, 1921-1999), per esempio, scrissero in Piemontese, in Italiano, e pure in Occitano. C’è inoltre da dire che, parlando di Piemontese, non ci si può riferire soltanto alla Lingua di koiné, che a lungo è coincisa con quella che si parlava a Torino. Un’ulteriore domanda sorge, ad esempio, anche nei confronti di certe piccole isole linguistiche, come la parlata di Garessio, una località geograficamente piemontese, ma linguisticamente molto vicina alla confinante regione Liguria: quella garessina è da considerarsi una variante del Piemontese, oppure no? Il tema diventa particolarmente interessante per quelle varianti linguistiche regionali estremamente circoscritte e a rischio di estinzione”.

Per ciascuno dei quattro poeti ricordati in questa Terza parte dell’articolo ovvero Michele Bonavero, Sergio Donna, Candida Rabbia e Luciano Ravizza – è riportata una lirica in Lingua piemontese, il profilo biografico, la versione in Lingua italiana e quella in Lingua inglese.

Ma il panorama dei Poeti in Lingua piemontese è davvero vasto e sorprendente e saranno ancora molti quelli che saliranno sul palcoscenico della Rivista firmata dal prof. Antonello Borra. Per citarne solo alcuni: da Sergio Gondolo a Barbafiore; dai docenti di Lettere Giuseppe Goria a Giovanni Tesio; dal prof. Nicola Duberti ad Elisa Revelli Tomatis; da Felicino Bonino Priola a Marita Bellino; dal grande Remigio Bertolino a Carlo Dardanello; dal prof. Dario Pasero a Valerio Rollone e ad Albina Malerba, e tanti, tanti, tanti altri ancora.

Terremo sicuramente informati i Lettori di “Storie Piemontesi” di ulteriori pubblicazioni sulla nota Rivista americana delle voci poetiche più significative di questo primo quarto di secolo del Terzo Millennio.

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