ORIGINE DEI COGNOMI PIEMONTESI

Il cognome Valfrè, dai trascorsi nobiliari, si rifà al personale Valfredo di origine germanica

Il cognome Valfrè trae origine da una variante regionale del personale germanico Valfredo (o Gualfredo): da wald (capo, comandante, ma anche campo di battaglia) e frithu o frid (amicizia, pace), con il significato complessivo che può essere interpretato come “potente nella pace” o che “assicura l’amicizia tra i popoli”. Per talune occorrenze potrebbe allacciarsi al toponimo Vialfrè, piccolissimo comune del Canavese.

Si tratta di un cognome a diffusione medio-bassa. Lo troviamo iscritto all’anagrafe di una cinquantina di comuni del Torinese e dell’Astigiano. I nuclei più consistenti a Torino, Asti, Volvera (To, 9° per frequenza), Collegno, Orbassano, Pino Torinese, Castello di Annone (At). Un piccolo ceppo lo troviamo in Sicilia, qualche presenza anche in Liguria. In tutto designa circa 600 persone: 3/4 sono piemontesi.

Storicamente, i Valfrè, originari di Bra, vantano trascorsi nobiliari: furono conti di Andorno, Bonzo (1724), Borgo Sant’Agata e consignori di Montaldo Roero. Il motto: Bene agere et laetari. Furono diversi i personaggi illustri, a partire da Andrea Valfrè (1597-1675), poeta e scrittore nato a Bra (Cn), fu autore prolifico di sonetti, madrigali, canzoni. Sebastiano Valfrè(1629-1710), presbitero originario di Verduno (Cn), fu attivo durante l’assedio di Torino del 1706, oggi è venerato come beato. Leopoldo Valfrè di Bonzo (1808-1887), politico originario di Bra, fu anche generale d’artiglieria e direttore dell’Armeria Reale di Torino. Infine, Teodoro Valfrè di Bonzo (1853-1922), religioso originario di Cavour (To), fu nunzio apostolico in Austria-Ungheria e cardinale.

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