Musso e Mussa si rifanno in parte al personale romano Mussus, in parte al medievale Musetus
Dovrebbero derivare da modificazioni del personale romano Mussus, frequente in più carte medievali, o dall’altro nome medievale Musetus. Un Otto Mussus compare in un documento di fine XII secolo, quando un gruppo di casalesi si consegnò in ostaggio agli ambasciatori di Alessandria e Asti. Non è da escludere anche il collegamento con un medievale Iacomuz.
In fatto di distribuzione, Musso occupa il rango 436 nella graduatoria nazionale, designando circa 10.000 persone: poco più di metà sono piemontesi e li ritroviamo in quasi 300 comuni. Risulta il 14° per frequenze in Piemonte: la massima concentrazione a Torino (14°). Importanti presenze anche ad Asti (1°), Cuneo e Casale. È in testa alla graduatoria anagrafica di Castelnuovo Don Bosco (At), Pianfei (Cn), Settime (At). A livello provinciale è 2° nell’Astigiano, 17° nel Torinese, 29° nel Cuneese, 87° nel Vercellese. Tra i composti, Musso Servetti tipico di Piossasco (To) e Musso Ciravegna di Piozzo (Cn). Nuclei minori li troviamo in Liguria e Sicilia. All’estero presenze consistenti negli Stati Uniti (3.600), Argentina (3.500), con nuclei interessanti anche in Francia (1.200) e Brasile (500). Un cognome con pronuncia analoga è diffuso anche in Uganda (500).
Meno frequente, ma comunque ancor più subalpino è Mussa, che troviamo in una cinquantina di comuni: è tipico soprattutto dell’Astigiano, ma è presente anche nel Torinese, nel Vercellese e nel VCO. A Camerano Casasco (At) è 4° per frequenza. Tra i composti, Mussa Peretto che troviamo a Lessolo (To). In Italia complessivamente indica circa 800 persone: 3/4 sono piemontesi. All’estero: cognomi con grafia e suono analoghi si riscontrano in numerosi Paesi a partire dalla Tanzania (196.000 persone), Mozambico (107.000), Etiopia (37.000) e Malawi (27.000). In quanto ai flussi migratori dall’Italia, le maggiori presenze sono argentine (500).
In quanto alla storia, diverse famiglie Musso (anche documentate come Mussi e Mussa) vantano un passato nobiliare. Quelli di Fossano, oriundi di Sant’Albano Stura, furono consignori di Clavesana e San Michele. Quelli di Asti furono consignori di San Sebastiano. Quelli di Tortona furono un’antica famiglia consolare. Infine, i Musso di Carmagnola e Ovada hanno memorie illustri a partire dal XVII secolo.
Tra i personaggi ricordiamo: Giulio Musso (1851-1915), pittore astigiano, affrescò molte chiese e palazzi dell’Astigiano. Mario Musso (1876-1915), capitano degli alpini di Saluzzo, fu decorato con Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria durante la Prima guerra mondiale. Emilio Musso (1890-1973), scultore torinese, fu autore di alcune tombe di nobili nel cimitero monumentale cittadino. Giuseppe Maria Musso (1914-1999) direttore artistico del teatro civico di Ivrea, fu anche autore raccolte poetiche e romanzi. Maria Musso (1931-2024), velocista, ostacolista e multiplista torinese, alle Olimpiadi di Melbourne del 1955 giunse quinta nella staffetta 4×100. Erica Musso (1994), nuotatrice di Savigliano (Cn), vanta un titolo italiano sui 400 sl. Carlo Mussa Ivaldi Vercelli (1913-1989), politico torinese, fu deputato del PSI-PSU per due legislature.
Una curiosità a livello geografico per concludere: il Pian della Mussa sovrasta il comune di Balme (To).
Piero Abrate



